Perché si sceglie di intraprendere un percorso di psicoterapia? e cos'è la psicoterapia?
Sono diverse le motivazioni per cui si decide di iniziare una psicoterapia: può accadere che compaiano sintomi psichici o psico-fisici (attacchi di panico, disturbi della condotta alimentare, insonnia, fobie etc.) che causano sofferenza e, in qualche modo, stravolgono la vita quotidiana, le relazioni sociali, il funzionamento lavorativo e ci si rivolga alla psicoterapia per una remissione dei sintomi e il ritorno a una vita "serena". Oppure può succedere che eventi dolorosi della vita ( un lutto, una separazione, una malattia ) mettano a dura prova e si senta il bisogno di un supporto professionale per elaborarli e superarli. Ancora, ci si può trovare in una fase di vita in ci si sente sopraffatti, senza futuro, insoddisfatti della vita, in piena "crisi esistenziale" e dunque con la necessità di trovare nuovi significati e nuove strade per andare avanti.
Quale che sia la ragione che spinge a chiedere aiuto, cosa succede in terapia, cosa si fa in terapia?
Mi piace descrivere la psicoterapia come un viaggio di conoscenza che terapeuta e paziente fanno insieme, alla scoperta del modo di funzionare del paziente, delle sue risorse e delle sue fragilità. Un viaggio che ha come obiettivo la riduzione della sofferenza psichica, ma che si propone anche di favorire un processo di cambiamento del paziente. In questo viaggio, paziente e terapeuta costruiscono insieme la strada da percorrere, ridefiniscono insieme le tappe e gli obiettivi, entrambi indispensabili ed "esperti": il paziente esperto di se stesso, dei propri bisogni, della propria vita, il terapeuta esperto dei processi mentali.
“Lo psicologo (come pure lo psicoterapeuta) è un perturbatore strategicamente orientato che gioca il proprio ruolo professionale principalmente attraverso due fondamentali strumenti: se stesso e la relazione che instaura con il cliente”. (Vittorio Guidano)
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