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Immagine del redattoreannalisa genoni

Dare parola al dolore. Psicologo Corbetta e Parabiago

Aggiornamento: 14 lug 2020

Ignorare il dolore, cercare di farlo tacere, non guardarlo, sperando sparisca da solo o si dissolva. Ma il dolore a cui non diamo parole, a cui non attribuiamo un significato rimane dentro di noi e continua ad appesantirci, facendoci sentire paura, angoscia, preoccupazione, fatica.

Non sempre è facile trovare la forza di aprirsi e raccontarsi, altrettanto complicato è trovare le parole giuste per dire il nostro dolore, per dargli un nome. Quando si trovano però il coraggio e le parole, ecco che si comincia a guardare e ad elaborare ciò che ci tormenta e affanna; si comprende che, se riusciamo a parlarne, allora saremo in grado di cominciare ad affrontare quello che sentiamo dentro e che ci fa paura e ci inquieta. Importante, in questo senso, è trovare chi sia in grado di accompagnarci nel percorso di elaborazione, ponendosi in un ascolto attivo e non giudicante: è infatti nella relazione con l'altro che noi troviamo il modo di dare senso e significato a emozioni e pensieri.


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